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Bruno Davert è un dirigente
della cartiera dove lavora da quindici anni. Benché sia un
lavoratore serio e coscienzioso, un giorno viene licenziato insieme
a un centinaio di colleghi a causa di una delocalizzazione per fini
economici. Convinto di essere ancora giovane e di avere competenze
soddisfacenti, pensa di poter trovare in breve tempo un altro lavoro
simile a quello perduto. Tre anni dopo, essendo ancora disoccupato,
Bruno è angosciato perché non trova il modo di continuare a
garantire un livello di vita soddisfacente per la sua famiglia.
Disperato, usa la carta e la disperazione. Guardando un DVD
promozionale di un'altra società cartaria, l'Arcadia, e al suo
promotore Direttore Tecnico Machefer, Bruno mette in azione un piano
per prendere il suo posto. Pianifica l'eliminazione di Machefer,
creando la necessità della ricerca di un sostituto, e l'eliminazione
dei probabili potenziali rivali che possano concorrere con lui a
questo impiego. Per farlo,
mette quindi in piedi una finta selezione per un posto di alta
direzione in una fabbrica di carta, per individuare così i suoi possibili
concorrenti. Ne seleziona cinque, che per profilo possono essere di
ostacolo alla sua assunzione, e senza senso di colpa parte per la
loro eliminazione. Lo fa, a volte, entrando direttamente in contatto
con loro nei posti più diversi: in un grande magazzino o al bancone
di una brasserie dove altri manager, nelle sue stesse, condizioni
svolgono umili mansioni.
«La disoccupazione è diventato il problema
della classe media», dice il regista del film Kostantinos Costa
Gavras in una intervista a la Repubblica. «Una volta si
licenziavano facilmente gli operai, ma venivano rispettati i quadri.
Oggi circolano tanti soldi che non c'è più rispetto per nessuno.
Basta che una impresa voglia guadagnare di più, si trapianta
all'estero e lascia a casa tantissimi disoccupati.» Non a caso il
film è tratto da una storia tratta dal giallo The Axe (1997) dello
scrittore statunitense Donald E. Westlake (1933), ma riambientato in una
cittadina della vecchia Europa, nel Nord della Francia o nel Sud del
Belgio.
Il film è una sorta di tragedia e, secondo Costa Gavras riflette
l'ideologia di oggi: il dogma del commercio internazionale.
Molto probabilmente, è anche una crudele metafora della società del futuro.
Titolo originale: Le Couperet
Regista: Costa-Gavras
Interpreti: Jose' Garcia (Bruno Davert), Karin Viard (Marlene
Davert), Ulrich Tukur (Gerard Hutchinson), Olivier Gourmet (Raymond
Machefer), Yvon Back (Etienne Barnet)
Sceneggiatura: Costa-Gavras, Donald E. Westlake, Jean-Claude
Grumberg
Fotografia: Patrick Blossier
Montaggio: Marie-Hélène Dozo
Colonna Sonora: Armand Amar
Paese: Belgio, Francia
Anno: 2005
Durata: 122'
Sito ufficiale:
http://www.lecouperet.com
Distribuzione:
Fandango
Uscita in Italia: 10 febbraio 2006
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