|
Marco Tullio Cicerone
(106-43 a.C.) |
Il sostantivo femminile locuziòne
deriva dal latino locutio, participio passato di
loqui «parlare», e il vocabolario
Treccani della lingua italiana sul suo significato recita:
"Gruppo di parole (che non raggiunge la completezza formale
e significativa della frase) in rapporto grammaticale fra
loro o soltanto giustapposte, che ha una sua autonomia in
seno al lessico allo stesso modo delle parole singole. In
letteratura è un modo di dire, espressione caratteristica
(di un autore o di un particolare linguaggio), frase
idiomatica: spesso le voci e locuzioni, le metafore e i
traslati sono prosaici (Carducci)."
Efira qui ti propone un "vademecum" di alcuni modi
di dire che possono essere citati in svariati momenti e
situazioni,
sia nella vita pratica che
nell'ambiente professionale;
spesso in una battuta c'è la
sintesi di una situazione o di un carattere. Enzo Biagi
─ nella presentazione della Enciclopedia delle
citazioni edita dalla Garzanti
─ confessa che è un giornalista
che ricorre con una certa frequenza alle citazioni e alle
battute, perché ha bisogno di appoggi. Il «merde» di
Cambronne ─ dice ─ denuncia uno stato d'animo ed è la
sintesi di un ragionamento.
Meglio ancora ─ aggiungiamo noi ─ se l'evocazione anziché
arrivarci in francese, ci arriva dalla lingua dotta per
eccellenza: quella latina.
La raccolta comprende anche commenti concessi dai siti:
―
www.pievedirevigozzo.org
―
www.sanpiergiuliano.org
Ricordiamo che i commenti relativi alle espressioni latine riportate in queste
pagine sono di proprietà dei siti sopra menzionati, o di Efira per quante ne ha
aggiunte, e che per primi li hanno pubblicati in rete.
|