Un Principio Morale incontrò un Interesse Materiale su un ponte non
abbastanza largo per farli passare tutti e due.
«A terra, volgare nullità!» tuonò il Principio Morale, «lasciami
passare sopra di te!»
L'Interesse Materiale si limitò a guardarlo negli occhi, senza dire
niente.
«Beh», disse il Principio Morale, esitante, «tiriamo a sorte per
decidere chi di noi due debba ritirarsi per fare attraversare
l'altro».
L'Interesse Materiale mantenne il profondo silenzio e lo sguardo
fisso.
«Affinché sia scongiurato un conflitto», ricominciò il Principio
Morale con un certo disagio, «mi sdraierò e ti farò passare sopra
di me».
Allora l'Interesse Materiale usò la lingua. «Non credo che tu sia
buono per passeggiarci sopra», disse. «Non sono solito camminare
sulla prima cosa che mi capita sotto i piedi. Mettiamo invece che tu
ti butti in acqua».
E accadde proprio questo.
A Moral Principle met a Material Interest on a bridge
wide enough for but one.
"Down, you base thing!" thundered the Moral Principle, "and let me
pass over you!"
The Material Interest merely looked in the other's eyes without
saying anything.
"Ah," said the Moral Principle, hesitatingly, "let us draw lots to
see which shall retire till the other has crossed."
The Material Interest maintained an unbroken silence and an unwavering stare.
"In order to avoid a conflict," the Moral Principle resumed,
somewhat uneasily, "I shall myself lie down and let you walk over
me."
Then the Material Interest found a tongue, and by a strange
coincidence it was its own tongue. "I don't think you are very good
walking," it said. "I am a little particular about what I have
underfoot. Suppose you get off into the water.
It occurred that way." |