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Il potere delle idee
incarna, se non il più importante, certo il più rappresentativo tra
i libri di Berlin. In ognuno dei saggi brevi in esso contenuti
sembrano infatti concentrarsi tutti i talenti del grande filosofo:
la tagliente lucidità dialettica, la sicurezza di segno nei ritratti
e nei profili, e la plasticità di una lingua impagabile per il
rapporto tra densità e nitore.
Nel febbraio 1996, l'ottantasettenne Isaiah Berlin riceve una
lettera di Ouyang Kang che gli chiede un compendio delle sue idee
per un volume collettivo sulla filosofia anglo americana
contemporanea. Stimolato dalla rilevanza storica, e anche simbolica,
dell'iniziativa, Berlin decide di rompere un silenzio creativo di
quasi un decennio e comincia così a dettare, aiutandosi solo con un
foglietto di appunti, i suoi pensieri a un registratore. Il
risultato sarà "La mia autobiografia intellettuale" ovvero il suo
ultimo saggio, apparso postumo nel 1998.
Il potere delle idee, secondo l'Autore, è tale che i concetti
filosofici possono arrivare a distruggere civiltà, idee politiche e
forze sociali. Le questioni centrali della politica sono
l'obbedienza e la coercizione, "costringere un uomo vuol dire
privarlo della liberta". La libertà di alcuni dipende dalle
limitazioni di altri, e se gli altri sono molti esseri umani, il
sistema e' ingiusto e immorale.
Isaiah Berlin ha contribuito al
dibattito sulle teorie della conoscenza e del significato che
coinvolgeva figure quali Alfred Ayer, John Austin, Stuart Hampshire. |
L'autore:
Isaiah Berlin (1909-97), filosofo e storico delle idee,
nacque a Riga da genitori ebrei. Visse i primi anni a San Pietroburgo
(Russia) trasferendosi poi coi genitori a Londra nel 1921. Frequentò la
St Paul's School e il Corpus Christi College di Oxford, e
tra il 1932 e il
1938 studiò filosofia al All Souls College, dove poi insegnò per tanti
anni, scrivendo una biografia di Carlo Marx. Lavorò per il
Servizio Informazioni Inglese, e dopo la guerra visse per alcun mesi a
Leningrado dove conobbe Anna Akhmatova e Boris Pasternak. Fu
eletto Presidente della British Accademy nel 1975. |