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Il 29 maggio 1832, poche ore
prima di essere ferito a morte in un duello alla pistola, Evariste
Galois, focoso spirito rivoluzionario e grandissimo matematico
francese, vergò furiosamente alcune lettere che avrebbero
rappresentato il suo testamento umano e scientifico. Non aveva
ancora compiuto ventun anni, ma quelle sue carte contenevano la
fondazione di una nuova branca dell'algebra, la teoria dei gruppi,
la chiave per violare i segreti della simmetria e per porre fine a
una ricerca iniziata tremila anni prima dai matematici babilonesi:
la caccia alle soluzioni delle equazioni lineari. In particolare
Galois dimostrò che non esistono formule per risolvere le equazione
di quinto grado o di grado superiore. Tre anni prima di lui si era
spento, vinto dall'indigenza e dalla tubercolosi, il ventiseienne
matematico norvegese Niels Hendrik Abel, che era giunto
indipendentemente da Galois alla stessa dimostrazione. Dopo averci
svelato, nel suo libro precedente, i misteri della sezione aurea,
ora Mario Livio ci conduce attraverso la storia dell'algebra negli
sconfinati territori della simmetria, e lo fa parlandoci di arte, di
psicologia della percezione e delle leggi della fisica
contemporanea, ma anche dell'attrazione sessuale e del cubo di Rubik.
In un percorso che dall'Egitto dei faraoni e dall'antica Mesopotamia
porta fino ai giorni nostri, faremo tappa nel Rinascimento per
conoscere le personalità sanguigne e affascinanti di Scipione Dal
Ferro, Girolamo Cardano, Niccolò Tartaglia e degli altri algebristi
della grande scuola italiana. E grazie alle illuminanti spiegazioni
di Livio, penetreremo fin nei meandri più oscuri della teoria dei
gruppi , il cuore matematico della simmetria. Infine scopriremo una
nuova verità, forse definitiva, su un giallo che da quasi due secoli
appassiona gli storici della scienza: l'identità dell'uomo che sfidò
a duello e uccise Evariste Galois. |
L'autore:
Mario Livio, nato in Romania nel 1945, è un astrofisico di
fama internazionale e autore di numerose pubblicazioni. È direttore
della Divisione Scientifica dell’Istituto Hubble Space Telescope
a Baltimore, Maryland, U.S.A. — il prestigioso centro di coordinamento
del progetto Hubble — che elabora e interpreta i dati forniti dalla
Stazione spaziale omonima. E' anche Professore presso il Dipartimento di
Fisica e Astronomia della Johns Hopkins University. Ha pubblicato La
bellezza imperfetta dell’universo (2003) e La sezione aurea
(2003). |