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Il lavoro
nobilita l'uomo? Come molti altri "naufraghi della Storia",
l'autrice di questo fortunatissimo libro, che ha fatto il vuoto
nelle classifiche francesi e si appresta a rifarlo negli altri
principali paesi europei, ritiene che non sia assolutamente vero.
Anche se il filosofo-cineasta Guy Debord, come ricorda Corinne Maier,
non ci avesse rivolto il suo fondamentale monito: "Non lavorate
mai", dovremmo già da tempo esserci resi conto della situazione
mondiale, ovvero del fatto che le imprese, passate, presenti e
future, non sono altro che "macchine per fare soldi" e che noi,
poveri quadri, piccoli dirigenti, manager d'assalto siamo soltanto
schiavi nelle loro mani, votati a un'obbedienza cieca che conferma
il cinismo totale del Sistema. La soluzione è allora semplice:
Disimpegnatevi!, Disilludetevi, Liberatevi della vostra morale da
quattro soldi! in altre parole: contribuite anche voi, nel vostro
piccolo, al crollo inevitabile del nuovo capitalismo mondiale!
Ecco le parole d'ordine, tra voluta deformazione grottesca e
irresistibile paradosso, che l'autrice di questo insolito pamphlet
grida a voce spiegata, per metà seriamente e per l'altra metà
scherzando con forse simulata amarezza, su una realtà sempre più
globale e coinvolgente.
Contro la malafede di chi profetizza nuovi rinascimenti e nuove
rivoluzioni culturali, capaci di trasformare un mondo che però, a
quanto sembra, rifiuta ogni volta di essere trasformato, si impone
per la prima volta una nuova logica: quella della pigrizia
perseguita a ogni costo. Che fare, dunque? Accogliere l'invito ed
esclamare, con l'autrice, "Quadri di tutto il mondo, unitevi"? |
L'autrice:
Corinne Maier (1963), economista e saggista, attualmente
lavora part-time per la EDF (Electricité de France) e dedica buona parte
del tempo libero alla psicanalisi e alla scrittura. Altri suoi
precedenti saggi sono Le Général de Gaulle à la lumière de Jacques
Lacan (2001), Casanova ou la loi du désir (2002) e L'Obscène
(2004). |