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Le corde
del tuo cuore dovrebbero essere un po' più tese, in modo che in te
possa scaturire l'amore; e le corde della tua mente dovrebbero
essere un po' più allentate, in modo che in te possa scaturire
un'intelligenza vigile e non la pazzia. Se queste corde del tuo
essere fossero entrambe equilibrate, in te potrebbe nascere la
musica della vita."
"Ricominciare da sé" è un viaggio, un cammino nel quale il grande
maestro spirituale Osho ci conduce verso la conoscenza profonda di
noi stessi e delle chiavi della beatitudine. Un percorso di saggezza
e di meditazione che parte dalla testa, passa dal cuore e porta fino
all'ombelico, vero centro dell'energia vitale, troppo spesso
dimenticato dalla cultura razionalistica occidentale.
Nel secondo volume (secondo capitolo) della sua opera Philosophia
Perennis, Osho dice: «Io insegno un uomo nuovo, una nuova
umanità, un concetto nuovo di stare al mondo. Io proclamo l'Homo
Novus. Il vecchio uomo sta morendo, e non è affatto necessario
aiutarlo a sopravvivere. Il vecchio uomo è sul letto di morte: non
piangere per lui, aiutalo a morire. Perché solo con la morte del
vecchio può nascere il nuovo. La fine del vecchio è l'inizio del
nuovo. Il mio messaggio per l'umanità è: Adesso basta, svegliati!
Guarda cosa l'uomo ha fatto a se stesso. In tremila anni ha
combattuto cinquemila guerre. Non puoi chiamare sana un'umanità come
questa. Solo una volta ogni tanto fiorisce un buddha. Se in un
giardino solo eccezionalmente fiorisce una pianta, e per il resto
del tempo il giardino è privo di fiori, lo chiami ancora un
giardino? Deve esserci qualcosa di fondo che non và. Ognuno nasce
per essere un buddha, meno di questo nulla potrà mai soddisfarti».
Con ogni capitolo del libro, Osho non fa che aprire in noi una porta
dopo l'altra, permettendoci di penetrare sempre più nel nostro
essere. Fino al raggiungimento del divino, della musica nascosta del
Tutto. |
L'autore:
Osho - Bhagwan Shree Rajneesh (1931-1990) nasce come
Rajneesh Chandra Mohan a Kuchwara, città dell'India centrale. Una fonte
afferma che "Bhagwan" significa "il benedetto", e che "Shree" significa
"Maestro". Prima di morire cambiò il suo nome in Osho. La religione dei
suoi genitori era il Giainismo; Osho però, nel corso della sua vita, non
sottoscrisse alcuna fede religiosa. Ricevette il "samadhi"
― illuminazione, quando l'anima diventa un tutt'uno con
l'universo ― il 21 marzo 1953, all'età
di 21 anni. |