Per il neonato la realtà è
complessa e irta d'insidie e ne sono protagonisti assoluti gli
adulti: per semplificarla sarà necessario piacer loro. Solo così
otterrà amore e protezione. Il bambino sarà quindi molto sensibile
alle richieste di coloro che si occupano di lui (genitori, nonni,
insegnanti e così via), e incomincerà a mettere via parti di sé che
non gli sembra riscuotano successo: "Ma stai fermo, sei sempre in
movimento!" (via un po' di energia fisica); "Non pensare che ci
penso io!" (via un po' di capacità di ragionamento autonomo); "Un
ometto non deve avere paura!" (via la possibilità di esprimere
debolezza); "Sarai sempre la mia bambina!" (via un po' di
emancipazione). Questo libro tratta la storia della nascita,
dell'evoluzione e del radicamento della nostra vita, di quella parte
di noi che non ci siamo permessi di esprimere: l'Ombra, la
nostra parte nascosta. Vuole anche proporre una strategia per
recuperare almeno in parte la nostra identità perduta, riportare
alla luce una ricchezza celata nell'inconscio, cui poter di nuovo
attingere. Perché ciò avvenga, sarà necessario cercare l'Ombra,
individuarla, conoscerla, riconoscerla, affrontarla e alla fine
accettarne i tesori e le brutture.
«Immaginiamo di entrare in una
stanza con molta gente: sono persone che non conosciamo, l’invito è
giunto inaspettato e siamo usciti frettolosamente da casa.
Incominciamo a guardarci intorno… Ora immaginiamo di diventare, come
per magia, trasparenti. Avviciniamoci alla persona che più delle
altre non ci piace, osserviamola bene, sentiamo che cosa di negativo
rappresenta per noi, analizziamo gli aspetti che più ci irritano, i
gesti, le parole, la mimica facciale, il vestito, ascoltiamo come
parla, scopriamo il lavoro che fa, cogliamo i lati del suo carattere
o quelli che ci sembrano possano esserne le caratteristiche… E poi
abbracciamola. Abbracciarla? Sì, abbiamo appena incontrato un amico
che pensavamo di avere perso per sempre: la nostra Ombra.» |
L'autore:
Alessandra Zanuso, psicologa e psicoterapeuta, da più di dieci
anni lavora presso il Centro "E. Berne" svolgendo attività sia nel campo
formativo che in quello clinico. Partner del Centro, da alcuni anni ne è
la coordinatrice. Ha particolarmente sviluppato interventi formativi e
psicoterapici nell' ambito del rapporto educativo (relazione
genitori/figli ed educatori/allievi) e in quello delle problematiche
legate alla relazione di coppia. Dal 1985 è iscritta all' A.I.A.T. (Associazione
Italiana di Analisi Transazionale) e per undici anni è stata la
coordinatrice redazionale di Neopsiche. Dal 1994 collabora come
consulente psicologico e come psicoterapeuta con il Centro di
Accoglienza Donne Maltrattate di Milano. |