Il re Wei di Tsi era circondato da
cortigiani che lo adulavano e assecondavano ogni suo capriccio. Ma un giorno
Tsou Chi gli disse: «Sire, io non sono brutto; ma
nella parte settentrionale della città vive un certo signor Shu, famoso per la
sua bellezza e prestanza. Un giorno, mentre ero in piedi davanti allo specchio,
chiesi a mia moglie: "Chi ti pare più bello, il signor Shu o io?" "Ma tu, si
capisce!" rispose mia moglie. Non sapendo prenderla in parola, posi la stessa
domanda alla mia concubina. "Ah, forse che il signor Shu si può paragonare con
te?" disse lei. La mattina seguente ebbi una visita, e dopo aver parlato per un
po' ripetei all'ospite la domanda che avevo posto alle mie donne, ed egli
rispose: "Il signor Shu non si può neppure paragonare con te." Senonché, il
giorno dopo venne a trovarmi Shu in persona. Io lo guardai bene, e lo trovai
molto più bello di me; mi esaminai allo specchio e mi convinsi senza ombra di
dubbio che non potevo neanche paragonarmi con lui. Così, a letto, riflettei
sulla cosa e mi dissi: 'Mia moglie mi loda perché mi vuol bene e questo la rende
parziale; la concubina ha paura di me, e l'amico vuole un favore"».
«Ebbene, Tsi è un reame di mille li quadrati,
con centoventi città. Tutte le dame e gli aiutanti di palazzo vi vogliono bene e
questo li rende parziali. Tutti i cortigiani hanno paura del vostro potere. E
tutte le altre persone hanno qualche favore da chiedervi. Temo dunque che ben
difficilmente la verità giunga alle vostre orecchie.»
«Hai ragione,» rispose
il re; e pubblicò un bando: «Tutti i ministri,
funzionari e persone comuni che sapranno indicarmi i miei errori riceveranno
compensi di prima classe. Coloro che mi manderanno lettere di consiglio
riceveranno compensi di seconda classe. Coloro che criticheranno me e il mio
governo sulla piazza del mercato, e le cui critiche raggiungeranno le mie
orecchie, riceveranno compensi di terza classe.»
Quando il bando fu noto, il re venne sommerso da un diluvio di consigli,
e la sua corte invasa da persone d'ogni genere; la cosa continuò per parecchi
mesi, e dopo un anno non c'era errore o macchia nell'operato del re e del
governo che qualcuno non avesse additato e che non si fosse provveduto ad
eliminare. I paesi vicini Yen, Chao, Han e Wei, quando seppero ciò che il re
aveva fatto, riconobbero la supremazia dello stato di Tsi.
Questo è ciò che si chiama vincere la guerra senza muoversi di casa.
Chan Kuo Tseh |