All'interno
della lotta tra patrizi e plebei nell'antica Roma, si inserisce la codificazione
delle leggi preesistenti nel V secolo a.C. Costituì pertanto una potente
conquista la composizione delle leggi delle Dodici Tavole (da cui è
tratta la III), che a buon diritto si può considerare il primo testo letterario
di Roma.
Tavola III
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Per chi ha confessato un debito e per
cose giudicate, è legale il termine massimo di trenta giorni.
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Dopo questo termine, il creditore si impossessi del debitore e lo tragga in
giudizio.
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Se il debitore non paga o qualcuno non si fa garante in giudizio, il
creditore porti via con sé il debitore. Lo leghi o con una correggia o con una
catena di non meno di 15 libbre, o di maggior peso se vorrà.
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Il debitore se vorrà, viva del suo. Se non
vive del suo, chi lo terrà in custodia gli dia una libbra di pane al giorno. Se
vorrà, gliene dia di più.
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