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LE POESIE DI EFIRA

Ultima poesia pubblicata | Per autore A - L | M - Z | Le favole

Il tempo dilazionato
Die gestundete Zeit

di Ingeborg Bachmann

S'avanzano giorni più duri.
Il tempo dilazionato e revocabile
già appare all'orizzonte.
Presto dovrai riallacciare le scarpe
e ricacciare i cani ai cascinali:
le viscere dei pesci nel vento
si sono fatte fredde.
Brucia a stento la luce dei lupini.
Lo sguardo tuo la nebbia esplora:
il tempo dilazionato e revocabile
già appare all'orizzonte.

Laggiù l'amata ti sprofonda nella sabbia,
che le sale ai capelli tesi al vento,
le tronca la parola,
le comanda di tacere,
la trova mortale,
e proclive all'addio
dopo ogni amplesso.

Non ti guardare intorno.
Allacciati le scarpe.
Rimanda indietro i cani.
Getta in mare i pesci.
Spegni i lupini!

S'avanzano giorni più duri.

---ooOoo---

Es kommen härtere Tage.
Die auf Widerruf gestundete Zeit
wird sichtbar am Horizont.
Bald musst du den Schuh schnüren
und die Hunde zurückjagen in die Marschhöfe.
Denn die Eingeweide der Fische
sind kalt geworden im Wind.
Ärmlich brennt das Licht der Lupinen.
Dein Blick spurt im Nebel:
die auf Widerruf gestundete Zeit
wird sichtbar am Horizont.

Drüben versinkt dir die Geliebte im Sand,
er steigt um ihr wehendes Haar,
er fällt ihr ins Wort,
er befiehlt ihr zu schweigen,
er findet sie sterblich
und willig dem Abschied
nach jeder Umarmung.

Sieh dich nicht um.
Schnür deinen Schuh.
Jag die Hunde zurück.
Wirf die Fische ins Meer.
Lösch die Lupinen!

Es kommen härtere Tage.

Da: Poesie
(traduzione di M.T. Mandalari)

Ingeborg Bachmann (1926-1973)

Ingeborg Bachmann (scrittrice e poetessa austriaca, 1926-1973)
Nata in Carinzia, Ingeborg Bachmann assiste da adolescente al trionfale ingresso delle truppe hitleriane nella sua città di Klagenfurt. Questa esperienza le lascia un'angoscia mortale che condizionerà poi tutta la sua produzione letteraria. Cresciuta in ambiente piccolo-borghese, si laurea in filosofia a Vienna con una tesi su Martin Heidegger. Nel 1949 la rivista viennese Lynkeus pubblica le sue prime poesie, e tra il 1950 e il 1951 soggiorna a Parigi e Londra. Al ritorno è invitata da Hans Werner Richter, insieme a Paul Celan ed Ilse Aichinger, al 10° Congresso del Gruppo 47, che nel 1953 le assegna un premio per la raccolta di poesie Die gestundete Zeit. A partire dal 1953 vive per lo più in Italia, a Roma e Napoli, e nel 1956 pubblica il secondo volume di liriche Anrufung des Großen Bären. Col compositore Hans Werner Henze ha un intenso rapporto d'amore e di lavoro, e realizza con lui tra l'altro il radiodramma Die Zikaden (Le cicale). Dal deciso tono politico della sua prima raccolta, la Bachmann si sposta successivamente verso una dimensione più astratta. La condizione poi di donna e di scrittrice, spinge la sua indagine esistenziale ad un limite estremo.
Muore per le ustioni riportate a seguito di un misterioso incendio nella sua casa di Roma.
 
Sul web:
Il forum dedicato a Ingeborg Bachmann in lingua tedesca

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