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LE POESIE DI EFIRA

Ultima poesia pubblicata | Per autore A - L | M - Z | Le favole

Salmo I
Salmo I
di Ernesto Cardenal

Fortunato l'uomo che non segue le direttive del Partito
e non partecipa alle sue manifestazioni
e non si siede allo stesso tavolo con i gangsters
o con i Generali nel Consiglio di Guerra
Fortunato l'uomo che non spia il suo fratello
o denuncia il suo compagno di scuola
Fortunato l'uomo che non legge gli annunci pubblicitari
e non ascolta le loro radio
e non crede nei loro slogan

Sarà come un albero piantato accanto a una fonte

Bienaventurado el hombre que no sigue las consignas del Partido
ni asiste a sus mítines
ni se sienta en la mesa con los gangsters
ni con los Generales en el Consejo de Guerra
Bienaventurado el hombre que no espía a su hermano
ni delata a su compañero de colegio
Bienaventurado el hombre que no lee los anuncios comerciales
ni escucha sus radios
ni cree en sus slogans

Será como un árbol plantado junto a una fuente

Salmos, 1964
Traduzione di Antonio Melis

Ernesto Cardenal (1925)

Ernesto Cardenal (poeta nicaraguense, 1925)
Il soggettivismo neoromantico delle prime raccolte (La ciudad deshabitada e Proclama del conquistador) venne presto sostituito da un'attitudine opposta in accordo ai dettati dell'exteriorismo elaborato in Nicaragua sulla base dell'imagismo di Ezra Pound. Oppositore del governo di Anastasio Somoza, dovette andare in esilio nel 1954. Dal 1956 maturò la crisi religiosa che l'avrebbe portato tra i trappisti di Thomas Merton. Di nuovo attivo contro la presidenza del secondo Anastasio Somoza, fu portavoce dell'opposizione armata sandinista accettando la carica di ministro della Cultura dopo la vittoria della rivoluzione. I temi affrontati vanno dalla denuncia delle dittature centroamericane, alla meditazione religiosa sull'alienazione contemporanea, dall'aneddotica morale alla maledizione della società dei consumi. Più recentemente ha elaborato poeticamente la teoria quantistica riproponendo la conciliazione tra fede e scienza.

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