C'era una volta un re
Che arrivava
Con aste e bandiere.
Era un re opposto
Di quelli che portano
La corona
Dalla parte della vergogna
Contro la forza
Del popolo.
Non era un giovanni senza terra.
Era un re astuto
Calpestava il regno
E voleva il terreno
D'ogni luogo sacro
Senza cancelli
Arrivava per essere il padrone.
Era un re del comando
Che impazzava
Tra l'asta e la bandiera
Dall'alto del trono.
Era un re del comando.
Era un re dell'impostura.
Mise lo spavento
Sul viso del suo popolo
E lo schifo
Nella parte opposta al suo comando.
Era un re deposto.
Era um rei
que vinha
com mastros e bandeiras.
Era um rei oposto,
desses que trazem
a coroa
do lado do desgosto,
contra a força
do seu povo.
Não era um joão
sem terra.
Era um rei sorrateiro
que pisa no reino
e quer o terreno
de todo o terreiro.
Sem porteira
vinha para ser dono.
Era um rei do mando
que desmandava
entre o mastro e a bandeira
do alto do seu trono.
Era um rei do mando.
Era um rei do engano.
Pôs o espanto
no rosto do seu povo
e o desgosto
no lado oposto do seu mando.
Era um rei deposto.
Da La quinta parete
(Traduzione di A. Aletti) |