Perché Efira
Disclaimer

Per i webmaster
Siti partner o collegati

Efira - Home Page

Scrivici
Segnala questo sito | Pubblicità
Iscriviti alla newsletter | Fai di Efira la tua home page

 

 

 

Forum

Ritagli stampa

Management

Aforismi e citazioni
Al cinema
Controcorrente
Favole
I test di Efira
Letture
Locuzioni latine
Lo scaffale del manager
Murfologia quotidiana
Poesie
Primo piano
Racconto
Spigolature
Spotlights
Stupidario
Varie
Altri siti di management

Cerca conGoogle

Nel web In Efira

Umorismo

Fumetti
Galleria del buonumore
Giochi di parole
L'angolo di Baratti
Scopri chi eri
Ti è compatibile?
Video clip
Vignette

 

 

LE POESIE DI EFIRA

Ultima poesia pubblicata | Per autore A - L | M - Z | Le favole

Cammina
Camina
di Manuel del Cabral

Cammina il capo del paese
dopo aver bevuto il caffè.
E una voce che non si vede
gli grida all' orecchio:

- Guardi capo, c'è un uomo
lì, che è ferito.

- Lo so.

Cammina il capo del paese
dopo aver bevuto il caffè.

E torna la voce e dice:
- Capo, c'è un uomo che non vede
ha il pianto negli occhi,
e il piombo nei piedi.

- Lo so.

Continua a camminare il capo
dopo aver bevuto il caffè.
E la stessa voce gli grida:
- È morto un uomo, lì, di sete.
Che facciamo adesso, capo?

- Scava presto la fossa.

E il capo continua la sua passeggiata
però, anche,
il capo continua a pensare...

Pensa soltanto a che ora sarà
la prossima tazza di caffè...

Camina el jefe del pueblo
después de beber ca£é.
Y una voz que no se ve,
grita al oído:

- Mire, jefe, que hay un hombre
que allí esta herido.

- Lo sé.

Camina el jefe del pueblo
después de beber ca£é.

Y vuelve la voz y dice:
- Jefe, que un hombre no ve;
tiene llanto entre los ojos,
y tiene plomo en los pies.

- Lo sé.

Sigue caminando el jefe
después de beber café.
Y la misma voz le grita:
- Murió un hombre allí de sed.
Qué haremos, ahora, jefe?

- Que haga pronto el hoyo usted.

Y el jefe sigue su rumbo,
pero también
el jefe sigue pensando...

Piensa sólo a qué hora es
la otra taza
de café...

Compadre Mon, 1943 e 1948
(traduzione di Irene Buonafalce)

Manuel del Cabral (1907-1999)

Manuel del Cabral (poeta dominicano, 1907-1999)
Appartenente alla generazione del 1940', si segnalò inizialmente con una serie di opere che va da 12 poemos negros a Trópico negros come il maggior rappresentante della locale corrente negrista. La sua successiva opera, quella per cui viene maggiormente ricordato, è Compadre Mon (1943 e 1948), un lungo poema che canta le imprese del personaggio rurale che dà il titolo all'opera, e che è assunto a emblema del miglior carattere nativista. In seguito Cabral ha mostrato di possedere altri registri, dalla protesta politica e sociale ad accenti metafisici e simbolici.

Invia ad un amico

Ultima poesia pubblicata | Per autore A - L | M - Z | Le favole

In evidenza

.

Stampa la pagina