Le estati quando Mamma & io visitavamo
Tulsa, il Nonno Augusto
diceva, Ragazzo, tu
sei nato cento passi
più avanti di molti. Tu
hai ereditato il beneficio di un dubbio.
È questo il tuo diritto di nascita.
Un uomo può avere un milione di dollari
nel portafoglio di cuoio suino,
ma tu sei sempre dieci passi avanti.
lo dicevo, anche la Mamma
& la Nonna hanno il beneficio?
Lui sogghignava e diceva,
Diavolo, certo! Ma, figliolo,
tu sei già miglia avanti.
Poi ognuno prendeva una cucchiaiata
del nostro gelato alla pesca fatto in casa.
La Nonna appariva grande
come un tramonto d'Oklahoma sulla porta
con le mani sui fianchi,
e diceva, Gus, per piacere
non insegnare a quel ragazzo la tua pazzia.
Un nuovo giorno è dietro
l'angolo. Vedevo mia madre
farsi più piccina. Mio padre
era sul suo autobus da turismo da qualche parte vicino a
Orlando o intorno a
Las Vegas, canterellando sottovoce
una nuova canzone mentre prendevano
una curva. A volte
lei s'addormentava piangendo
o beveva bottigliette di rum,
& poi masticavamo gelatine
finché vedevo l'uomo
della luna seduto sul davanzale.
Il Nonno bisbigliava,
non m'importa cosa dice tua Nonna.
Il beneficio di un mezzo dubbio
vale più dell' oro in banca,
più di rubini & diamanti
rubati dall'incavo degli occhi
d'un dio del sole egiziano
nascosto in una cassaforte
da qualche parte nei Keys in Florida.
---ooOoo---
Summers when Mother & I
visited
Tulsa, Grandpa Augustus
would say, Boy, you
were born one hundred steps
ahead of many. You
inherited the benefìt of a doubt.
That' s your birthright.
A man may have a million bucks
in his pig-skin billfold,
but you're still ten steps ahead.
l'd say, Do Mama
& Granny bave the benefìt,
too? He's grin and say,
Hell, yeah! But, son,
you're already miles ahead.
Then we'd each take a spoonful
of our home-made peach ice cream.
Granny would appear big
As an Oklahoma sunset in the doorway
with ber hands on ber hips,
& say, Gus, please don't
teach that boy your craziness.
A new day is around
the corner. I could see my mother
getting smaller. My father
was somewhere on bis touring bus
outside Orlando or skirting
Las Vegas, humming a new song
under his breath as they rounded
a curve. Sometimes
she cried herself to sleep
or drank small bottles of rum,
& then we' d chew Juicy Fruit
till I could see the man
in the moon sitting on the windowsill.
Grandpa would whisper,
I don't care what your Granny says.
The benefit of a half doubt
is worth more than gold in the bank,
more than rubies & diamonds
stolen out of the eye sockets
of some Egyptian sun god
hidden in a cashbox
somewhere in the Florida Keys.
(da Autobiografia del
mio alter ego)
|
|
Yusef Komunyakaa
(poeta statunitense, 1947)
Nato in Louisiana, Komunyakaa porta il nome del bisnonno d'origine
africana emigrato all'inizio del Novecento negli Stati Uniti. Ha
iniziato a scrivere durante la guerra del Vietnam come
corrispondente di un giornale militare, ed ha conseguito la laurea
in scrittura creativa alla University of California. Attualmente
insegna alla Princeton University.
Yusef Komunyakaa è uno dei maggiori poeti americani del nostro
tempo. La sua bibliografia è vastissima e scandita da numerosi
premi e riconoscimenti, fra cui il Premio Pulitzer assegnatogli
nel 1994. Nel 1988 pubblica Dien Cai Dau, libro in cui il
poeta ripercorre la sua esperienza nella guerra del Vietnam. Del
2002 è Pleasure Dome: New and Collected Poems, un
monumentale volume di oltre seicento pagine che raccoglie alcuni
inediti e tutta la sua opera in versi.
La sua scrittura racconta del profondo rapporto col blues e il
jazz. Fine conoscitore e appassionato infatti di jazz, Komunyakaa
ha collaborato col sassofonista e compositore Sandy Evans. Insieme
poi a J. A. Sascha Feinstein ha curato anche The Jazz Poetry
Anthology (1991).
Sul web:
La sua biografia alla Princeton University
Intervista a Yusef Komunyakaa su libero di scrivere (in italiano) |