Le parole vere non
sono belle,
Le belle parole non sono vere.
La bravura non convince,
La convinzione non è brava.
Il saggio non è erudito,
L'erudito non è saggio.
L'eletto non accumula ricchezze.
Quanto più fa per gli altri,
tanto più possiede.
Quanto più dà agli altri,
tanto più ha.
Il significato del cielo è benedire senza far danno.
Il significato dell'eletto è operare senza discutere.
Ultimo passo del Tao-teh-ching ripreso anche da Hermann
Hesse in un suo brano nel 1910. |
Lao-tzu (filosofo
taoista cinese, VI sec. a.C.).
Lao-tzu sarebbe stato direttore degli archivi reali di Chou e,
proprio grazie a questa carica, avrebbe conosciuto Confucio.
Nauseato dalla corruzione vigente a corte, Lao Tzu la abbandonò
per dirigersi verso occidente ma, al confine del regno, una
guardia reale lo pregò di lasciargli qualcosa di scritto ed egli
gli dettò il Tao-teh-ching (Il libro della via e della
virtù), opera di notevole valore poetico - parte in prosa ritmica,
parte in versi liberi - con la quale il pensatore espose la
dottrina del Tao e della sua azione nell'Universo. Per quanto
riguarda il suo esilio volontario, i taoisti indicano nell'India
quell'occidente verso cui si diresse Lao Tzu con l'idea, sempre
secondo i taoisti, di convertire i "barbari" indiani. |