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LE POESIE DI EFIRA

Ultima poesia pubblicata | Per autore A - L | M - Z | Le favole

Nulla di ciò che accade e non ha volto
di Mario Luzi

Nulla di ciò che accade e non ha volto
e nulla che precipiti puro, immune da traccia,
percettibile solo alla pietà
come te mi significa la morte.
Il vento ricco oscilla corrugato
sui vetri, finge estatiche presenze
e un oriente bianco s'esala
nei quadrivi di febbre lastricati.
Dalla pioggia alle candide schiarite
si levano allo sguardo variopinto
blocchi d'aria in festevoli distanze.
Apparire e sparire è una chimera.
E' questa l'ora tua, è l'ora di quei re
sismici il cui trono è il movimento,
insensibili se non al freddo di morte
che lasciano nel sangue all'improvviso.
Loro sede fulminea è qualche specchio
assorto nella sera, ivi s'incontrano,
ivi si riconoscono in un battito.
Sei certa ed ingannevole, è vano ch'io ti cerchi,
ti persegua di là dai fortilizi,
dalle guglie riflesse negli asfalti,
nei luoghi ove l'amore non può giungere
né la dimenticanza di se stessi.

Da Poesie sparse

Mario Luzi (1914)

Mario Luzi (poeta italiano, 1914).
Nato a Castello, presso Firenze, Mario Luzi, è una figura intellettuale di primo piano ed uno dei maggiori poeti contemporanei europei. Ha insegnato per lungo tempo letteratura francese presso la facoltà di Scienze Politiche di Firenze, e i suoi esordi letterari risalgono agli anni prima della guerra (la prima raccolta, La barca, è pubblicata nel 1935). Assieme a Gatto, Bigongiari, Parronchi, e dei critici Oreste Macrì e Carlo Bo, Mario Luzi incarna quello che si è convenuto chiamare ermetismo fiorentino. Il suo periodo migliore, secondo alcuni critici, è quello che si apre con la raccolta Primizie del deserto dei primi anni Cinquanta. Recentemente il poeta ha modificato alquanto lo stile e in parte i contenuti; il verso é diventato prosastico e il lessico di nobile estrazione saggistica.
Alla vigilia dei suoi novant'anni, è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

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