Meglio vivrai,
Licinio, se sempre non sfidi
l'alto mare e non troppo avvicini,
mentre temi prudente le tempeste,
il lido infido.
Chi ama tenersi nell'aureo mezzo
evita sicuro lo squallore di un tetto
decrepito, evita sobrio una reggia
che suscita invidia.
Più spesso è scosso dal vento un grande
pino e crollano con maggiore rovina
le alte torri e i fulmini investono
le cime dei monti.
Nella sfortuna l'animo bene temprato
spera una sorte diversa e la teme
nella fortuna. Giove riporta
gli squallidi inverni.
e li allontana. Se triste è l'oggi
non sarà così anche il domani: l'arco
non sempre tende Apollo ma con la cetra
risveglia talvolta la poesia sopita.
Mostrati nella sorte avversa coraggioso
e forte; e pure riduci accorto le vele
quando troppo favorevole vento
le gonfia.
Rectius vives, Licini, neque altum
semper urgendo neque, dum procellas
cautus horrescis, nimium premendo
litus iniquom.
Auream quisquis mediocritatem
diligit, tutus caret obsoleti
sordibus tecti, caret invidenda
sobrius aula.
Saepius ventis agitatur ingens
pinus et celsae graviore casu
decidunt turres feriuntque summos
fulgura montis.
Sperat infestis, metuit secundis
alteram sortem bene praeparatum
pectus. Informis hiemes reducit
Iuppiter, idem
summovet. Non, si male nunc, et olim
sic erit: quondam cithara tacentem
suscitat Musam neque semper arcum
tendit Apollo.
Rebus angustis animosus atque
fortis appare; sapienter idem
contrahes uento nimium secundo
turgida vela. Odi, II,
10. |
Quinto Orazio Flacco (poeta
latino, 65-8 a.C.).
Nato a Venosa (Potenza) e di umili origini (il padre era un
liberto), Orazio fu portato a studiare nelle migliori scuole di
grammatica e retorica di Roma. Si perfezionò ad Atene quando aveva
vent'anni, e nella maturità frequentò la scuola epicurea di Sirone
a Napoli in compagnia di Virgilio che gli fece conoscere Mecenate.
Orazio non è solo il poeta del carpe diem (cogli l'oggi),
ma anche e soprattutto dell'aequus animus (equilibrio
morale). Le sue liriche esortano all'aurea mediocritas
(giusta via di mezzo), posizione saggia ed equilibrata che
consiste nel restare distanti sia dalla miseria che dagli eccessi. |