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Oggi il Papa, durante l’Angelus
a Castelgandolfo, ha ammonito i furbi e gli arrivisti prendendo
spunto dalla lettura biblica del Seracide che raccomanda:
«Figlio, nella tua attività sii modesto…
quanto più sei grande umiliati». Il
Pontefice ha detto che si tratta di parole “chiaramente
controcorrente“ deplorando che “la mentalità di oggi spinge ad
emergere, a farsi strada, magari con furbizia e senza scrupoli,
affermando se stessi e i propri interessi. Nel Regno di Dio
― ha aggiunto ―
sono premiate la modestia e l'umiltà. Al contrario negli affari
terreni non di rado hanno la meglio l'arrivismo e la prepotenza; le
conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: rivalità, soprusi e
frustrazioni. La superficialità e l'arrivismo, se anche ottengono un
qualche successo immediato, non costruiscono però il vero bene
dell'uomo e della società. Il Regno di Dio, infatti, è preparato
efficacemente dalle persone che compiono in modo serio e onesto la
propria attività , non aspirando a cose troppo alte, ma piegandosi
con fedeltà quotidiana, a quelle umili ''. Giovanni Paolo II ha
infine osservato che le parole del saggio Siracide si adattano bene
a questo momento dell'anno, in cui riprendono le attività
lavorative. ''Con l'inizio di settembre ―
ha spiegato ― la vita sociale riassume i
suoi ritmi ordinari. Dopo la pausa estiva riprendono le varie
attività ed è ormai alle porte il nuovo anno scolastico''.
C’è da aggiungere ― però
― che anche i discepoli di Gesù,
rivelando le loro debolezze umane, si preoccuparono sempre delle
loro rispettive posizioni. I Vangeli di Matteo, Marco e Luca
annotano di discussioni fra i discepoli su chi di loro sarebbe stato
il più grande nel Regno di Dio. Addirittura la madre di Giacomo e
Giovanni chiese una posizione prestigiosa per i suoi due figli. Gesù,
che non sopportava questo genere di assurdità, tagliò corto a tutte
le discussioni affermando: «Chi tra voi
è il più importante diventi come quello più piccolo; chi comanda
diventi come quello che serve» (Luca 22,
26). E in un’altra occasione disse ancora: «Chi
si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato»
(Matteo 23, 12).
Una volta venne chiesto a Pablo Picasso cosa ne pensasse della
ricchezza. «Mi piacerebbe vivere da
povero con un sacco di soldi», rispose.
Questo ― forse ―
è l'abito mentale più adatto per i ricchi di oggi.
(1 settembre 2001) |