Questa attitudine era
già stato osservata dai cinesi molti secoli fa, e la
diagnosi, sintetizzata, è tutta racchiusa nel seguente proverbio:
«Le cime più alte degli alberi vengono
raggiunte dagli animali più intelligenti, le aquile, e dagli
animali che strisciano, i serpenti». |
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Il filosofo e letterato francese
Denis Diderot, nel dramma Jacques il fatalista e il suo padrone
(1773) ― rielaborato tra l'altro in
chiave teatrale da Milan Kundera nel 1971 ―
afferma che «gli uomini deboli sono i
cani degli uomini forti». Questa è
l'immagine non certo esaltante che Diderot fa delle persone
asservite al potere. Parlare di questo argomento, quindi, non è
certo facile. Contrariamente però a quanto si possa credere il
"servilismo" non è affatto un tabù per gli studiosi di management;
non fosse altro per cercare di capire quale comportamento risulti
vincente, e quale no, che consente alle persone di fare
carriera.
La risposta, come dice Mario Poiani nel suo libro La cultura
d'impresa, è estremamente diversa sotto il profilo formale ma
quasi identica dal punto di vista sostanziale.
«La mobilità ascendente dipende da due fattori: i meriti,
associati alla capacità tecnica di conseguire buoni risultati e le
"benemerenze", abbinate alla capacità sociale di accattivarsi la
fiducia dei superiori». Le
"benemerenze", nei vecchi libri di management, erano definite come
"atti di grazia" del capo. Più
d'uno oggi afferma che il miglior antidoto per poter combattere
questa ed altre "malattie" che affliggono le aziende
― come il mobbing, trame di
corridoio, raccomandazioni e altro ― sia
quello di far diventare tutti i dipendenti liberi agenti, consulenti
o free-lance. In una economia dove tutti sono liberi
― affermano molti ―
ciascuno verrebbe valutato esclusivamente secondo i suoi meriti
reali e il proprio "prodotto" professionale. Questa era anche la
ricetta elaborata da Daniel Pink, collaboratore dell'ex
vice-presidente USA Al Gore. Non si sa però se abbia mantenuto o
meno lo stesso incarico anche con l'amministrazione di George W. Bush.
Il problema in realtà ― che si tratti di
dipendenti o meno ― l'avevano già
affrontato (e non risolto) i cinesi molti secoli fa. La risposta,
sintetizzata, è tutta racchiusa nel seguente proverbio:
«Le cime più alte degli alberi vengono
raggiunte dagli animali più intelligenti, le aquile, e dagli animali
che strisciano, i serpenti».
Con buona pace di tutti i moderni guru di teorie manageriali!
(27 gennaio 2002) |