LE LETTURE DI EFIRA I |
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L'ignorante
di
Giambattista Basile - 8 dicembre 2003
L'ignorante è una delle fiabe più belle di Giambattista Basile, ed è
l'ottavo passatempo della terza giornata. Ad una attenta lettura,
essa dischiude una infinità di preziosi insegnamenti al manager di
oggi: la scelta dei collaboratori, il lavoro di squadra, la
condivisione (anche economica) del successo.
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La falsità (du faux)
di
François de La Rochefoucauld - 1 dicembre 2003
La falsità ― dice La Rochefoucauld ― è universale perché le nostre
qualità sono incerte e confuse, e così pure le nostre opinioni: non
vediamo le cose come effettivamente sono, le stimiamo più o meno di
quanto valgono e non ci disponiamo in rapporto ad esse nel modo più
opportuno.
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Elogio della pazzia
di
Erasmo da Rotterdam - 24 novembre 2003
Follia, figlia di Plutone dio della ricchezza, tesse il proprio elogio davanti ad un
vasto pubblico. Con esempi tratti dal mondo classico e
contemporaneo, Erasmo rivela le due facce della follia: quella
salutare ― istinto vitale e
creatività, indispensabile alla vita, e fonte di azione
― e quella intesa come soltanto
presunta saggezza, che risulta quindi essere solo follia
mascherata.
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Sussidiarietà e nuovo stato sociale
di Antonio Fazio - 17 novembre 2003
La ricchezza delle nazioni non si misura
solo in termini di fredde statistiche macroeconomiche, ma
soprattutto in base ad una migliore qualità della vita e soprattutto
ci vuole una classe dirigente che abbia capacità e doti morali.
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Difficoltà di conseguire il giusto mezzo e regole per pervenirvi di
Aristotele - 10 novembre 2003
La disposizione di mezzo è lodevole in tutti i casi, ma talora si
deve propendere per l'eccesso, talora per il difetto: cosi infatti
raggiungeremo facilmente il giusto mezzo e la perfezione.
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L'arte di ascoltare
di Plutarco di Cheronea - 3 novembre 2003
Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in
sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso, c'è sintonia
tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai loro doveri.
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La favola delle api
di Bernard de Mandeville - 6 ottobre 2003
Che si possano esprimere idee filosofiche attraverso apologhi,
narrazioni, romanzi o testi poetici, è cosa ovvia. Tuttavia ben
raramente un apologo ha avuto il successo della Favola delle api,
forse per la capacità di esprimere con fine eleganza una indagine
sul costume, sulla morale, pubblica e privata, e sull'effetto
dell'intervento normativo dell'autorità pubblica.
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L'uomo di domani e quello di oggi
di Remo Bodei - 22 settembre 2003
Quelli che non conservano e
non richiamano il passato mediante la memoria, ma lo lasciano
svanire a poco a poco, di fatto si rendono giorno dopo giorno
poveri, vuoti e aggrappati al domani, come se gli eventi accaduti
l'anno prima, ieri l'altro o ieri non li riguardassero più e non
fossero per loro assolutamente mai accaduti.
Plutarco, De tranquillitate animi, 473 D-E
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Sul Lavoro
di G. Kahlil
Gibran - 21 giugno 2003
Gibran, avvicinandosi alla conclusione dell'ultimo libro Il Profeta
- da cui Sul Lavoro è tratto - affermò che l'opera voleva dire una
sola cosa: «Sei molto molto più grande di quanto tu non sappia - e
Tutto è bene». Per dirla con le parole di IBN al-'Arabi, mistico del
tredicesimo secolo: «Come fai a ritenerti solo un misero pianeta,
quando chiuso in te c'è tutto l'universo?»
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Sull'origine
dell'ineguaglianza
di Jean Jacques Rousseau - 16 giugno 2003
Rousseau scrive il Discorso sull'ineguaglianza a Parigi verso la
fine del 1753, quando già appare l'impulso alla rottura col gruppo
degli enciclopedisti. Nella appassionata dedica della sua opera alla
Repubblica di Ginevra, che qui trovi trascritta per intero, Rousseau
ci fornisce tanti spunti per riflettere sulla attuale situazione
della democrazia in Italia.
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