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LE LETTURE DI EFIRA I

Indice III | II | I | Spotlights | Controcorrente

Giambattista Basile (1575-1632)

L'ignorante
di Giambattista Basile - 8 dicembre 2003

L'ignorante è una delle fiabe più belle di Giambattista Basile, ed è l'ottavo passatempo della terza giornata. Ad una attenta lettura, essa dischiude una infinità di preziosi insegnamenti al manager di oggi: la scelta dei collaboratori, il lavoro di squadra, la condivisione (anche economica) del successo.

François de La Rochefoucauld (1613-1680)

La falsità (du faux)
di François de La Rochefoucauld - 1 dicembre 2003

La falsità ― dice La Rochefoucauld ― è universale perché le nostre qualità sono incerte e confuse, e così pure le nostre opinioni: non vediamo le cose come effettivamente sono, le stimiamo più o meno di quanto valgono e non ci disponiamo in rapporto ad esse nel modo più opportuno.

Erasmo da Rotterdam (1466-1536)

Elogio della pazzia
di Erasmo da Rotterdam - 24 novembre 2003

Follia, figlia di Plutone dio della ricchezza, tesse il proprio elogio davanti ad un vasto pubblico. Con esempi tratti dal mondo classico e contemporaneo, Erasmo rivela le due facce della follia: quella salutare istinto vitale e creatività, indispensabile alla vita, e fonte di azione e quella intesa come soltanto presunta saggezza, che risulta quindi essere solo follia mascherata.

Antonio Fazio (1936)

Sussidiarietà e nuovo stato sociale
di Antonio Fazio - 17 novembre 2003

La ricchezza delle nazioni non si misura solo in termini di fredde statistiche macroeconomiche, ma soprattutto in base ad una migliore qualità della vita e soprattutto ci vuole una classe dirigente che abbia capacità e doti morali.

Arisstotele (384-322 a.C.)

Difficoltà di conseguire il giusto mezzo e regole per pervenirvi di Aristotele - 10 novembre 2003
La disposizione di mezzo è lodevole in tutti i casi, ma talora si deve propendere per l'eccesso, talora per il difetto: cosi infatti raggiungeremo facilmente il giusto mezzo e la perfezione.

L'arte di ascoltare
di Plutarco di Cheronea - 3 novembre 2003

Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso, c'è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai loro doveri.

La favola delle api
di Bernard de Mandeville - 6 ottobre 2003
Che si possano esprimere idee filosofiche attraverso apologhi, narrazioni, romanzi o testi poetici, è cosa ovvia. Tuttavia ben raramente un apologo ha avuto il successo della Favola delle api, forse per la capacità di esprimere con fine eleganza una indagine sul costume, sulla morale, pubblica e privata, e sull'effetto dell'intervento normativo dell'autorità pubblica.

L'uomo di domani e quello di oggi
di Remo Bodei - 22 settembre 2003

Quelli che non conservano e non richiamano il passato mediante la memoria, ma lo lasciano svanire a poco a poco, di fatto si rendono giorno dopo giorno poveri, vuoti e aggrappati al domani, come se gli eventi accaduti l'anno prima, ieri l'altro o ieri non li riguardassero più e non fossero per loro assolutamente mai accaduti.
Plutarco, De tranquillitate animi, 473 D-E

Sul Lavoro
di G. Kahlil Gibran - 21 giugno 2003
Gibran, avvicinandosi alla conclusione dell'ultimo libro Il Profeta - da cui Sul Lavoro è tratto - affermò che l'opera voleva dire una sola cosa: «Sei molto molto più grande di quanto tu non sappia - e Tutto è bene». Per dirla con le parole di IBN al-'Arabi, mistico del tredicesimo secolo: «Come fai a ritenerti solo un misero pianeta, quando chiuso in te c'è tutto l'universo?» 

Sull'origine dell'ineguaglianza
di Jean Jacques Rousseau - 16 giugno 2003

Rousseau scrive il Discorso sull'ineguaglianza a Parigi verso la fine del 1753, quando già appare l'impulso alla rottura col gruppo degli enciclopedisti. Nella appassionata dedica della sua opera alla Repubblica di Ginevra, che qui trovi trascritta per intero, Rousseau ci fornisce tanti spunti per riflettere sulla attuale situazione della democrazia in Italia.

 

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