Gaudemus igitur. Godiamo dunque.
Gens. Gente, casato.
Graecia capta ferum victorem cepit. La Grecia conquistata ha conquistato il rozzo vincitore. Orazio (Epist., II, 1, 156) Roma conquistò la Grecia con le armi, ma questa con le sue lettere ed arti riuscì ad incivilire il feroce conquistatore, rozzo e incolto. Si cita per esaltare la potenza ed efficacia delle belle lettere o degli studi nella civilizzazione dei popoli.
Grammatici certant, et adhuc sub iudice lis est. I Grammatici discutono, e la contesa non è ancora finita. Orazio (Ars poetica, 78) Allusione alle interminabili controversie grammaticali, sempre all'ordine del giorno, e che spesso si scopre essere questioni di lana caprina.
Gratatio pallorum omnia mala fugat. Grattarsi gli attributi allontana tutti i mali.
Gratis et amore (Dei). Gratuitamente e per amore (di Dio). Locuzione usata nel linguaggio familiare, quando si dà o si riceve qualche cosa senza che l’acquirente sia legato da alcuna obbligazione verso il donatore. Si trova riportata al cap. XIV dei Promessi Sposi, detto da Renzo mentre mostrava un pane raccattato da terra dopo il saccheggio dei forni.
Gratis. Per grazia.
Grosso modo. In modo grossolano e superficiale.
Gutta cavat lapidem. La goccia scava anche la pietra. Ovidio (Ex Ponto, III, 10) Si usa per indicare che qualità come la costanza e la tenacia permettono di raggiungere risultati insperati. L'espressione, già proverbiale nell'antichità, è attestata oltre che nelle letterature classiche anche in ambito ebraico.
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