Perché Efira
Disclaimer

Per i webmaster
Siti partner o collegati

Efira - Home Page

Scrivici
Segnala questo sito | Pubblicità
Iscriviti alla newsletter | Fai di Efira la tua home page

 

 

 

Forum

Ritagli stampa

Management

Aforismi e citazioni
Al cinema
Controcorrente
Favole
I test di Efira
Letture
Locuzioni latine
Lo scaffale del manager
Murfologia quotidiana
Poesie
Primo piano
Racconto
Spigolature
Spotlights
Stupidario
Varie
Altri siti di management

Cerca conGoogle

Nel web In Efira

Umorismo

Fumetti
Galleria del buonumore
Giochi di parole
L'angolo di Baratti
Scopri chi eri
Ti è compatibile?
Video clip
Vignette

 

 

LOCUZIONI LATINE

Pagina iniziale | A  B  C  D  E  F  G  H  I  K  L  M  N  O  P  Q  R  S  T  U  V  W  X  Y  Z | Aforismi e citazioni

Labor omnia vincit improbus.
Una fatica tenace supera ogni difficoltà.
Virgilio (Georgiche, I, 144)


Lapsus calami.
Errore di penna.
Ossia commesso dallo scrivente per distrazione o per fretta quando si scrive "Currenti calamo"

Lapsus linguæ.
Uno scivolone della lingua.
Facile nelle persone distratte. Si tratta sempre di parole pronunciate senza intenzione, che talvolta, tuttavia, possono aver tristi conseguenze, perchè, come dice il Metastasio: "Voce dal sen fuggita poi richiamar non vale; non si trattien lo strale quando dall’arco uscì".

Latet anguis in herba.
Nell'erba sta nascosta una serpe.
Virgilio (Egloghe. III, 93).

Si usa, in senso traslato, per ammonire circa l'esistenza di un pericolo inatteso perché celato sotto apparenze tranquille e piacevoli. Da un'immagine presente in senso letterale.

Lato sensu.
In senso lato.
Si usa per indicare il significato di qualcosa non nella sua accezione letterale ma in quella più ampia: è un'espressione da intendere lato sensu.

Laudatis utiliora, quae contempseris, saepe inveniri... asserit narratio.
La favola insegna che spesso si scopre esser più utili le cose da noi disprezzate che quelle apprezzate.
Fedro

Un cervo specchiandosi alla fonte, ammirava le proprie corna ramose disprezzando invece le gambe perchè troppo magre, nel fuggire poi dai cani si accorse dell’utilità di queste ultime e, quando trattenuto dalle corna impigliate nei rami, finì miseramente, constatò a sue spese la veridicità di questa frase

Laudatores tempore acti.
Nostalgico del tempo passato.
Orazio (Arte poetica, 173)

Il poeta scrisse la frase parlando dei vecchi che, non potendo far retrocedere gli anni passati, vi ritornano volentieri con la memoria.

Lectio brevis.
Lettura, lezione breve.

Leges bonae ex malis moribus procreantur.
Le buone leggi nascono talvolta dai cattivi costumi.
Macrobio


Legibus solutus.
Sciolto dall'obbligo di osservare la legge.

Legis virtus est imperare, vetare, permittere, punire. 
Proprietà della legge è di comandare, vietare, consentire, punire.

Leonina societas.
L'alleanza col leone. 

Lepores duo qui insequitur, is neutrum capit.
Chi insegue due lepri, questi non prende né l'una né l'altra.

Lepores duos insequens neutrum capit.
Chi insegue due lepri non ne prende nessuna (Apostolio).
Apostolio


Leve aes alienum debitorem facit, grave inimicum.
Un piccolo debito crea un debitore, uno grande un nemico.
Seneca


Levis est fortuna; cito reposcit quod dedit. sentenza proverbiale.
La fortuna è instabile; presto chiede indietro ciò che ha dato.

Levius fit patientia quidquid corrigere est nefas.
Con la pazienza si rende più tollerabile ciò che non si riesce a correggere.
Orazio (Odi, I, 24, 19)

In altre parole, quando non si può raggiungere l’ottimo, bisogna contentarsi del bene. Cioè i pesi che non si possono allontanare, rimuovere, si sopportano più facilmente se uno vi si sottomette con rassegnazione e pazienza.

Lex est araneae tela, quia, si in eam inciderit quid debile, retinetur; grave autem pertransit tela rescissa.
La legge è come una ragnatela: se vi cade qualcosa di leggero essa lo trattiene, mentre ciò che è pesante la rompe e scappa via.
Valerio Massimo


Lippis (notum) et tonsoribus.
(Cosa conosciuta) dai miopi e dai barbieri.
Orazio (Satire, 1, 7)

Si dice di cosa più nota della luce del sole. La frase si suol citare con le sole parole "Lippis et tonsoribus". Per esempio: Bella novità! Lippis et tonsoribus!.

Lis est cum forma magna pudicitiae.
C’è contrasto tra il pudore e una grande bellezza.
Ovidio


Longe fugit quisquis suos fugit.
Fugge lontano chi fugge i suoi.
Petronio


Loqui qui nescit discat aliquando reticere.
Chi non sa parlare impari di tanto in tanto a star zitto.
San Gerolamo


Lucidus ordo.
Ordine limpido e chiaro.
Orazio (Ars poetica, 41)

Il poeta elenca questa dote fra quelle essenziali ad uno scrittore, e spiega in che cosa consista quest’ordine: conoscere quali parti nella trattazione vanno prima, quali dopo; che cosa si deve omettere e che cosa trattare più a lungo e l’uso genuino delle parole.La frase si cita genericamente per richiamare all’ordine, ed è più classica del proverbio popolare: "Serva ordinem et ordo servabit te".

Lucri bonus est odor ex re qualibet
Il profumo del guadagno è buono, qualunque sia la sua provenienza
Giovenale


Lucus a non lucendo.
Bosco deriva da senza luce.

Ludus animo debet aliquando dari, ad cogitandum melior ut redeat tibi.
Di tanto in tanto bisogna dar riposo all’animo, affinchè poi sia più sveglio nel pensare.
Fedro


Lupus in fabula.
Il lupo nella favola.
Si usa per indicare qualcuno che sopraggiunge proprio mentre si sta parlando di lui. Lett. "lupo nel discorso", con allusione alla frequente presenza del lupo nelle favole.

Lux veritatis.
(La storia) è la luce di verità.
Cicerone (De Oratore, II)

La Storia finisce sempre col mettere nella loro luce i meriti o demeriti degli uomini.

Pagina iniziale | A  B  C  D  E  F  G  H  I  K  L  M  N  O  P  Q  R  S  T  U  V  W  X  Y  Z | Aforismi e citazioni

In evidenza

.

Stampa la pagina