Pacta sunt servanda. I patti vanno rispettati.
Pactum sceleris. Patto delittuoso.
Paete, non dolet ! O Peto, non fa male! Plinio il Giovane
Palam et clam. Apertamente e in segreto.
Panem et circenses. Pane e feste. Giovenale (Satire (X, 81)) Si usa per indicare un atteggiamento popolare privo di aspettative ma, ancor più, gli allettamenti proposti, a fini demagogici, dai governi dispotici per assicurarsi il favore delle masse. Lett. "(il popolo ormai chiede due cose soltanto) pane e giochi del circo".
Panta rei. Tutto scorre. Eraclito
Parce sepulto! Perdona al sepolto. Virgilio (Eneide, III, 41) Perdona a chi è morto: Inutile continuare ad odiare dopo la morte.
Parce sepulto. Lascia in pace chi è morto. Virgilio (Eneide, III, 41) Si usa come invito a non parlar male dei defunti, a non infierire su chi ha già avuto la propria pena e non è più in grado di nuocere. Lett. "perdona a chi è sepolto".
Parcere subiectis et debellare superbos. Perdonare a quelli che si sottomettono e sconfiggere i superbi. Virgilio (Eneide, VI, 853) È il monito che Anchise dà ad Enea, riguardo alla sua missione futura.
Pares cum paribus facillime congregantu. Ognuno con grande facilità frequenta i suoi simili. Cicerone (De Senectute, III)
Paritur pax bello. La pace si ottiene con la guerra. Cornelio Nepote (Epaminonda, V)
Parturiunt montes, nascetur ridiculus mus. I monti partoriranno ma ne nascerà un topolino. Orazio (Ars poetica, 139) Si usa con riferimento a ciò che si rivela assai inferiore alle aspettative. Espressione costruita su un'immagine tratta da una favola di Esopo.
Parva libeIIum sustine patientia. Sopporta con un pò di pazienza il mio libretto. Fedro Fedro parla del suo volumetto di favole, che, lungi dall’essere tollerato con pazienza, ebbe tale successo che fu tradotto in quasi tutte le lingue e commentato dai migliori autori.
Parva sed apta mihi. Piccola ma adatta a me.
Parvulae serpentes non nocent. Le serpi da piccoline non fanno male. Quintiliano
Passim. Qua e là. Vocabolo molto in uso fra gli scrittori per citare qualche personaggio o argomento di cui si tratta in più parti dell’opera e che sarebbe troppo lungo o laborioso recensire volta per volta.
Paterna paternis, materna maternis.. I beni del padre ai parenti del padre, i beni della madre ai parenti della madre Norma giuridica medievale.
Patria est ubicumque est bene.. La patria è dovunque si stia bene. Pacuvio (Cicerone. Tusc., V, 37, 108) La frase viene ripresa da don Abbondio nel cap. XXXVIII dei Promessi Sposi: (e io non lo saprei cosa dire: La patria è dove si sta bene).
Paucis temeritas est bono multis malo. La temerarietà è utile a pochi, e nociva a molti. Fedro Tito Livio sosteneva che "la temerarietà non è sempre fortunata", e Cicerone aggiungeva: "se la prudenza è propria della vecchiaia, la temerarietà è propria della giovinezza".
Paulo maiora canamus. Cantiamo cose alquanto più complesse. Virgilio (Egloghe, IV, 1) Si cita la frase per passar da argomenti frivoli a cose più interessanti, o da qualche argomento doloroso ad altro più consolante.
Paupertas impulit audax. (Mi) spinse la povertà audace. Orazio (Epist., II, 2, 51) Il Poeta dice che fu l’indigenza che lo spinse a far versi; ma nel significato generico la frase vuoi dire che la povertà spinge a far cose temerarie, che non si farebbero senza il suo stimolo.
Pecca fortier, sed fortius fide et gaude in Christo. Pecca fortemente, ma ancor più fortemente confida e godi in Cristo. Sant'Agostino
Pecunia non olet. . I soldi non puzzano. Con l'intento di aumentare gli introiti l' imperatore Vespasiano inventò quei piccoli monumenti che portano appunto il suo nome stabilendo una tassa per chi li usava ed una contravvenzione per chi non li usava. Al figlio Tito che protestava - puritano e pieno di scupoli - mettendogli sotto il naso una manciata di sesterzi chiese: puzzano ?
Pecuniae obediunt omnia. Tutto obbedisce al denaro. (Ecclesiaste X, 19) Credo di buona parte dell’umanità.
Pecuniia fidens. Confidando nel denaro. Cornelio Nepote (Lisandro, III) Solita teoria dell’onnipotenza del danaro, che talvolta diventa un vero culto.
Per aspera ad astra. Solo con la fatica si ottiene il successo. Si usa per sottolineare che la strada che conduce al successo, alla virtù e sim. è piena di difficoltà e di ostacoli. Lett. "attraverso le asperità (si arriva) alle stelle", l'espressione trae spunto dall'immagine mitologica dell'assunzione degli eroi, in particolare di Eracle, in cielo.
Per fas et nefas. Con tutti i mezzi, leciti e illeciti. Lett. "attraverso il giusto e l'ingiusto".
Per os. Per bocca. Nelle ricette mediche indica che un determinato farmaco deve essere assunto oralmente.
Peras imposuit Iuppiter nobis duas. Giove ci ha imposto due bisacce. Fedro Una bisaccia è quella dei vizi altrui che portiamo dinanzi e bene in vista. L'altra è quella dei nostri, che portiamo nascosti sulla schiena.
Pereant amici, dum inimici una intercidant. Muoiano pure gli amici, purché i nemici muoiano con loro. Cicerone
Perinde ac cadaver. Proprio come un cadavere. Si usa per indicare una completa e acritica sottomissione a un'autorità. Propr. è la formula con cui i Gesuiti esprimono l'obbedienza alla regola e ai superiori; la sua origine deriva da un'espressione di S. Francesco che esortava a seguire il Vangelo sub figura corporis mortui, "a guisa di cadavere".
Pluralis modestiae. Plurale di modestia. Indica l'uso della prima persona plurale in uno scritto o in un discorso per attenuare il valore personale delle proprie affermazioni o per rendere partecipi i lettori o gli ascoltatori delle proprie parole.
Poenae mora longa. A volte il castigo è lento ad arrivare. Ovidio (Metamorfosi, VI, 215) Non sempre alla colpa segue immediatamente la pena, ma presto o tardi verrà. Il popolo esprime questo concetto col noto proverbio: Dio non paga il sabato. Cioè non castiga a scadenze fisse.
Poeta nascitur, orator fit. Poeti si nasce, oratori si diventa.
Pons asinorum. . Ponte degli asini.
Post coitum omne animal triste . Dopo l'accoppiamento ogni essere animato è triste.
Post equitem sedet atra cura. Il nero affanno siede dietro al cavaliere. Orazio (Odi, III, 1, 40) Il significato del verso oraziano è che in questo mondo si cerca invano di sottrarsi, con distrazioni e divertimenti, agli affanni e dolori dell’esilio: essi montano in groppa e cavalcano assieme al cavaliere.
Post fata resurgo. Dopo la morte torno a rinascere. È il motto dell’araba fenice. Nello stile familiare lo fa proprio, nello scriver lettere, chi ha conservato a lungo il silenzio con la persona cui scrive. Post fata resurgo: "Finalmente mi faccio vivo!"
Post nubila Phoebus. Dopo la pioggia il sole. Significa che in questa vita alle disgrazie sogliono succedere le giornate serene, ai dolori le gioie. Il famoso Bertoldo quando pioveva esclamava: "Allegri, che dopo verrà il bel tempo!"
Post prandium stabis, post coenam ambulabis . Dopo pranzo riposare, dopo cena passeggiare.
Posteriores enim cogitationes... sapientiores solent esse. I pensieri che vengono in un secondo momento di solito sono più saggi. Cicerone (Filippiche)
Pravo favore Iabi mortales solent. Gli uomini sono soliti cadere in errore a causa di ingiusto favoritismo. Fedro L’uomo, per favorire ingiustamente questo o quello, si lascia trarre in errore, sostenendo ad oltranza giudizi sbagliati, che poi dovrà ritrattare di fronte all’ evidenza dei fatti.
Pretium sceleris. Prezzo della scelleratezza.
Prima digestio fit in ore. La prima digestione avviene nella bocca.
Prima facie. Al primo aspetto, all'apparenza.
Primum facere, deinde philosophari. Prima fa', poi filosofeggia.
Primum non nocere. Primo non nuocere.
Primum vivere, deinde philosophari. In primo luogo bisogna vivere, poi fare filosofia..
Principiis obsta. Non lasciare che la situazione diventi irreparabile. Ovidio (Remed. Amor, V, 91) Si usa per genericamente come consiglio a non indugiare a prendere provvedimenti fin dall'inizio contro eventuali pericoli. Dalla frase di Ovidio principiis obsta sero medicina paratur, "opponiti fin dal principio, la medicina si prepara tardi"; la massima trae la sua origine da un criterio medico.
Prior in tempore, potior in iure. Prima cronologicamente, più forte giuridicamente. Massima che rientra nelle Regulae iuris del Digesto
Pro captu lectoris habent sua fata libelli. Secondo l'intelligenza del lettore i libri hanno il loro destino. Terenziano
Pro die. Al giorno.
Pro domo sua. Per i propri interessi. Cicerone Si usa in riferimento ad azioni compiute per utile personale, per proprio tornaconto. Lett. "a vantaggio della propria casa".
Promissio boni viri est obligatio. Ogni promessa è debito. Sentenza medievale. Si usa come ammonimento a mantenere ciò che si è promesso e a non promettere ciò che non si può mantenere. Lett. "la promessa di una persona onesta è un obbligo.
Promoveatur ut amoveatur . Sia promosso perché sia rimosso. Oppure promuovere per rimuovere.
Pulsate et aperietur vobis. Bussate e vi sarà aperto. San Luca, XI, 9 Nello stile popolare significa che per vincere le difficoltà bisogna insistere e perseverare; equivale al detto latino:"" (La goccia insistente riesce a forare la pietra; l’anello con l’uso si consuma).
Pulvis es et in pulverem reverteris. Polvere sei e polvere tornerai. Genesi
Punica fides. Fedeltà cartaginese. Ad ogni occasione i Cartaginesi violavano i patti stipulati coi Romani. Da qui è venuta la frase che è sinonimo di mala fede, di fedeltà ambigua e sospetta. Potrebbe fare il paio con il detto: "Timeo Danaos et dona ferentes" di Virgilio.
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